Sono 50 le candeline sulla torta ideale pensata per la manifestazione veronese i cui ingredienti speciali quest’anno profumano di Spagna e Cina. La base la fanno le eccellenze provenienti da 140 paesi, tra le quali emergono ovviamente le bottiglie italiane. E se la fiera si tiene dal 10 al 13 aprile, dall’8 all’11 anche il centro cittadino è protagonista con momenti di spettacolo, degustazioni, e un evento nell’evento dedicato al biologico.  Era il settembre 1967 quando nelle sale del Palazzo della Gran Guardia di Verona si svolgevano le prime Giornate del Vino Italiano. Da allora sono passati 50 anni e la kermesse veronese ne ha fatta di strada, affermandosi come il più importante salone dei vini e dei distillati del mondo. Per quattro giorni, dal 10 al 13 aprile, migliaia tra espositori e operatori provenienti da oltre 140 paesi, s’incontrano, si confrontano, degustano, ma soprattutto hanno l’opportunità di conoscere le produzioni italiane di piccole e grandi cantine provenienti da tutte le regioni. Non mancano naturalmente le aree dedicate alle aziende internazionali: la grande protagonista di quest’edizione è la Spagna, presente con una collettiva di 18 cantine in rappresentanza di tutti i suoi territori vitivinicoli, ma la vera novità del padiglione Vininternational è il debutto dei vini cinesi ai quali è data la possibilità per la prima volta di partecipare al concorso internazionale 5 Star Wines, che prevede il rilascio di un bollino/etichetta con un punteggio da apporre sulle bottiglie.  Largo anche ai vini biologici e artigianali nei due spazi ampliati di Vivit e Vinitalybio, con un occhio di riguardo all’ambiente e alla salvaguardia del territorio. E non poteva mancare un omaggio alla storia dell’enologia italiana con il tasting dedicato a Giacomo Tachis, il principe degli enologi recentemente scomparso, inventore di alcune tra le più importante etichette di vini, tra cui Tignanello, Sassicaia e Solaia. Prevista inoltre una degustazione guidata da Jean-Claude Berrouet, considerato uno dei tre maggiori enologi a livello mondiale.  Eventi collaterali… mai così centrali!Parallelamente al Vinitaly, dall’8 all’11 aprile, il centro storico di Verona si apre ai numerosi eventi collaterali di Vinitaly and the City pensati per tutti coloro che, pur non essendo degli addetti ai lavori, hanno la passione per il buon vino. Piazza dei Signori, il Cortile del Mercato vecchio, la Loggia di Fra’ Giocondo, l’Arsenale Austriaco si trasformano così in un vero e proprio fuori salone dove percorsi di degustazione guidata con noti sommelier si alternano a spettacoli musicali, visite culturali e incontri sul tema enogastronomico con giornalisti ed esperti del settore. In particolare, all’interno dell’Arsenale Austriaco, si svolge Biologic, una mostra-mercato di vini esclusivamente biologici e biodinamici che, da prodotti di nicchia, negli ultimi otto anni hanno fatto registrare un aumento del 97% delle coltivazioni biologiche di vigneti in Italia, di cui il 55% solo nel sud e nelle isole (basti pensare che in Sicilia un ettaro su quattro coltivato a vite è bio; seguono la Puglia e la Toscana). A far da colollario alla manifestazione, le prelibatezze della cucina su ruota dei foodtruck gourmet. Per saperne di più:www.vinitaly.it