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6 Dicembre, 2023

Il risotto allo zafferano si trasforma in arancino siciliano

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Un traint-d’union gustoso collega la Sicilia a Milano: è una pallina invitante che dalla Trinacria ha rotolato fin su in Lombardia. E’ l’arancina di riso, che per giovedì 30 maggio, per festeggiare il primo compleanno della bottega gastronomica siciliana Putìa in via delle Asole a Milano, ha deciso di reinventarsi e nel nome delle tradizioni culinarie mediterranee, sposare il risotto giallo con zafferano e ossobuco, tipica specialità meneghina.

Da questo matrimonio celebrato ai fornelli prenderà vita un unico manicaretto sferico e dorato: l’arancina alla milanese, ri-battezzata AranciaMi con la targa, cioè, di Milano. Un omaggio alla città della Madùnina all’interno di un evento gratuito aperto a tutti che prevede assaggi del nuovo arancino offerti ai partecipanti dalle 18 alle 21.

La putìa, in dialetto siciliano, significa “bottega” ossia il tipico negozio del pizzicagnolo che ha caratterizzato la vita di quartiere dei piccoli centri abitati dell’isola fino a quale decennio fa. Una via di mezzo tra un’enoteca e una gastronomia sociale che fungeva anche da luogo di aggregazione e, soprattutto, di massima espressione dello street food tradizionale.

La “Putìa” in via delle Asole è stata  fondata da cinque ragazzi – Luca, Tony, Umberto, Andrea e Alessandra – approdati a Milano dopo gli studi. E’ un luogo che consente di immergersi nei sapori mediterranei e nella accogliente convivialità siciliana con prodotti freschi, lavorazioni accurate e preparazioni fatte al momento.

“Siamo e vogliamo rimanere una bottega terrona nell’accezione più goliardica e genuina del termine – spiega simpaticamente Luca Rudilosso, tra i soci fondatori della Putìa. Con riguardo all’arancino alla milanese scaturito dalla loro creatività in cucina aggiunge: Siamo dei contaminatorieretici che danno forma meridionale alla più lombarda delle ricette. È una libertà che ci prendiamo per celebrare, grati, il piatto della città che ci ospita e omaggiare una storia secolare di ponti culinari tra Sicilia e Lombardia”.

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Germana Cabrelle

Scrivo per professione dal 1982 e collaboro regolarmente con quotidiani e riviste cartacee e online a tiratura nazionale. Mi occupo di turismo e destinazioni, architettura d’interni e life style, attualità, economia, food&wine. Giornalista professionista, amo fotografare con colpo d’occhio e sguardo interiore. Ho ideato slogan e claim per campagne pubblicitarie e loghi per onlus di cui sono fondatore. In un impeto di ironia creativa e di passione tentacolare per il Mare Nostrum, nel 2008 ho creato il taccuino d’appunti squisitamente veneto, Moskardin, che è diventato un brand e un marchio registrato. Per coniugare sapere e sapori, calamaro e calamaio.

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