Viaggi del Gusto Magazine

VdG Magazine – i Viaggi del gusto, è un magazine online di approfondimento sul mondo dell’enogastronomia, del turismo, della ristorazione e del Made in Italy nella sua accezione più ampia.

Menù

Ultimi articoli

Dolce mestiere

2 Dicembre, 2021

Le montagne dell’Engadina e di St. Moritz, tra silenzio e tranquillità estiva

Shares

Pur essendo una meta alpinistica rinomata in tutto il mondo con un panorama considerato tra i più belli delle Alpi svizzere, le montagne dell’Engadina e di St. Moritz sono una meta turistica estiva ancora poco conosciuta in Italia. Eppure tra queste vette si cela un’offerta che propone efficienti impianti di risalita e strutture alberghiere atipiche in quota, numerose realtà gastronomiche ed esclusive esperienze sportive. Vivere il silenzio e la tranquillità sono i motti dell’estate in questa regione che dista meno di 3 ore di automobile dalle maggiori città del nord.

Engadina e St. Moritz

Queste vette inaugurarono, negli anni Venti del secolo scorso, il cinema di montagna e questi massicci hanno un rapporto particolare con il cinema. Nel 1977 sulle piste del Piz Bernina furono girate le scene dell’inseguimento sugli sci di Roger Moore nel decimo film della saga dell’agente James Bond 007, The spy who loved me. Corviglia, Diavolezza, Muottas Muragl sono, con St. Moritz, le tappe da segnarsi sull’agenda.

Corviglia è la montagna locale di St. Moritz che va dai 2486 ai 3056 metri. La prima cosa che tutti fanno appena raggiungono Piz Nair da St. Moritz in funicolare e in funivia è scattare una fotografia ai laghi della cittadina. Poi via alla ricerca del percorso trekking che fa per sé. Questo però è il paradiso di chi ama la bicicletta di montagna come percorsi alpini tecnicamente impegnativi ma anche semplici e pesino per principianti. Non sarà però facile distogliere lo sguardo dai laghi blu cobalto e dalle cime dove si trovano ancora i ghiacciai.

Le famiglie partono invece da Celerina in cabinovia fino a Marguns dove si trovano ampi spazi dedicati ai giochi per i piccoli. L’eldorado per escursionisti inizia da qui per raggiungere il laghetto Lej Alv oppure per dedicarsi a una passeggiata in alta quota lungo il sentiero Heidi Blumenweg, dove scoprire circa duecento diverse piante alpine, molte delle quali specie protette, disposte in aiuole fiorite e numerate per tutto agosto e i primi giorni di settembre. Il paesaggio con i suoi boschi di cembri e la variegata flora fa da perfetta cornice.

Il comprensorio Corvatsch Diavolezza si raggiunge in funivia da Surlej Silvaplana e il pnto più alto è a 3303 metri. Da qui ciò che serve è una bella macchina fotografica per immortalare il panorama sul paesaggio lacustre dell’Alta Engadina dalla piattaforma all’aperto. L’idea in più è fare un bagno nell’idromassaggio-jacuzzi sul terrazzo. I gourmet conoscono bene questa montagna. Infatti qui si trovano il Ristorante 3303 e la distilleria di whisky e gin ORMA, la più in quota la mondo. L’elevata altitudine influisce sul processo di distillazione, che avviene a una temperatura esterna inferiore a 10 °C e si dice possa conferire ai distillati maggiori note aromatiche. Non si lascia la vetta prima di avere fatto la visita al piccolo impianto e di un generoso assaggio.

I 2456 metri del Muottas Muragl si raggiungono grazie alla storica funicolare, costruita nei primi anni del XX secolo. Questo è il punto di partenza per tante esperienze nella natura intatta, ma anche il punto di arrivo per un bell’aperitivo, un tè o una cioccolata calda ammirando uno dei tramonti più belli della Svizzera. Chi ha buone gambe segue il Philosopherweg, il Sentiero dei filosofi, ricco di dotte citazioni e paline esplicative. Nel silenzio della natura ci si riposa sulle panche in legno disposte qua e là lungo il percorso. Anche qui non manca una sosta gourmet nel ristorante Muottas Muragl e i più fortunati prenotano una notte nel Romantik Hotel, tra profumo di legno cirmolo.

Foto in evidenza Engadin St. Moriz ©mountains.ch

Riccardo Lagorio

Con la valigia in mano e la penna nell’altra, scrive di cucina, borghi e prodotti tipici da prima che diventassero un fatto di moda. Per questo non riesce a frenare la passione per la sobrietà di un tempo. Ama le cose che tocca. E questa è la ragione che gli fa mettere nero su bianco solo ciò che ha visto e ha provato. Forse démodé, ma pur sempre sinonimo di garanzia.

Dicci cosa ne pensi!

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Top