Dalla combinazione di eccellenza e tradizione nascono questi semplici dolci da forno che non mancano mai sulle tavole dei ronciglionesi. Le nocchie, cioè le nocciole, di varietà tonda gentile romana Dop, delle quali il borgo nel Viterbese è uno dei maggiori produttori in Italia, sono l’ingrediente principale sia degli amaretti sia dei tozzetti, interpretati dalle esperte mani di Andrea Taborri, ultimo di una stirpe di fornai che risale al 1870. Per l’impasto degli amaretti servono farina 0, zucchero, strutto e un pizzico di lievito per la base a cui si aggiungono nocciole tritate, liquore di amaretto e cacao. Per i tozzetti di magro, invece, farina, zucchero, strutto e lievito si incorporano con nocciole intere tostate e non spellate (di 13-15 mm di dimensione) e si aromatizza il tutto con l’anice. Entrambi sono senza uova e si infornano una volta sola a 180°. Nei tozzetti all’uovo, con doppia cottura, la base è aromatizzata con liquore Strega e buccia tritata di arancia e limone.
Foto in evidenza Tozzetti e amaretti ©Enrico Barbini
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