Ambiente bucolico con sottofondo i campanacci delle mucche al pascolo per la secondo edizione di But Gourmet, il pranzo all’aperto nella piana di Riale, borgo a 1718 metri, frazione del comune di Formazza, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, al confine con la Svizzera.
But Gourmet a Riale
I proventi dell’iniziativa a cui hanno partecipato più di 100 persone, organizzata da Formazza Event, saranno donati in favore al progetto di ripartenza di artigiani e commercianti della Romagna danneggiati dall’alluvione. Ai fornelli sei noti “toque blance” che con grande creatività hanno realizzato un piatto ciascuno con erbe spontanee, aromatiche e fiori, quest’anno la but gourmet è nell’ambito della prima edizione del festival dei fiori. Il rispetto della natura e dell’ambiente, nulla si spreca e tutto si utilizza nell’ottica della mentalità piemontese è stato espresso nel ricco e variegato menu.
E’ soddisfatto, l’imprenditore Gianluca Barp, ideatore dell’iniziativa, per l’affluenza maggiore di quella prevista tanto che sono stati aggiunti posti a tavola. La regia del pic-nic in prateria è stata affidata allo chef Matteo Sormani, titolare a Riale della sua locanda, Walser Schtuba, che ha realizzato il vitello alpino con vitello al barbecue, pino mugo, fieno e millefoglie di patate. «Un piatto elaborato – dice lo chef – vi sono quattro tipi di carne con quattro differenti cotture». Matteo Sormani, specializzato anche in lievitati, come pizza e pane ma anche panettone e colomba pasquale, presta attenzione alla sostenibilità, al benessere degli animali negli allevamenti e delle piante nelle coltivazioni. Forte interesse anche per le carni di selvaggina che si distinguono per le loro proprietà nutrizionali.

Terra Madre di Marco Sacco
Molto originale il piatto vegano del bistellato Marco Sacco del Piccolo Lago di Verbania con il Terra Madre, un inno alla natura, un tripudio di colori e sapori con ben 56 ingredienti, Seedlip Garden composto da verdure del sottosuolo in diverse consistenze e cotture come patata affumicata, cipolla in carpione, barbabietola con cannella e cumino, asparago crudo, carote, tartufo nero e porcini. Sul tavolo una piantina di erba viva da agricoltura aeroponica dove ciascun commensale aggiungeva al proprio piatto qualche fogliolina a piacimento.
- Supplì in Ossola di Norman Berini
- il Plin del Mottarone dela chef Sabina Villaragia
«E’ un piatto ideale – dice Marco Sacco – da posizionare dal primo e il secondo, molto laborioso che richiede diversi giorni di preparazione perché gli ingredienti hanno differenti cotture. Durante il lockdown al Piccolo Lago ho realizzato un giardino- orto e con la mia brigata ci siamo divertiti a mettere le mani sotto la terra. Proprio dall’orto è venuta l’idea di terra madre e della piantina aeroponica».

Il cannolo salato di Corrado Scaglione
Il giovane vigezzino Norman Berini del ristorante Le vie del Borgo di Toceno ha presentato il supplì in Ossola, unasfera fritta di risotto mantecato all’aglio orsino, panatura di segale su spuma di porri e patate con crudo croccante. Corrado Scaglione del Lipen di Triuggio ha messo in tavola il cannolo salato, pasta dipizza con salsiccia di Bra, fonduta fredda di Roccaverano con nocciole fresche e conserva di pomodori verdi. Sabina Villaragia di Villa Pizzini, sulla vetta del Mottarone, unica donna del gruppo ha realizzato il Plin del Mottarone con ricotta d’alpe, tarassaco, borragine e un gustoso brodo di patate arrosto, impiattato con un tocco femminile, alcuni fiorellini.

Anteprima panettonre Renato Bosco
Il veronese Renato Bosco, soprannominato “pizzaricercatore”, rinomato per i suoi lievitati nella sua pizzeria e “Saporè Pizza Bakery” a San Martino Buon Albergoha deliziato il pubblico con l’anteprima del panettone 2023, il lievitato in versione estiva con i frutti dell’estate con una crema leggeraaccompagnato al Moscato 2022 Fabio Perrone.
Foto in evidenza Il vitello alpino di Matteo Sormani
a cura di Raffaella Parisi
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