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6 Dicembre, 2023

Non solo bollicine, per brindare a tutta… birra

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Partiamo da un dato fornito dall’indagine di BVA Doxa per la seconda edizione del Centro Informazione Birra (CIB AssoBirra). Nove italiani su 10 hanno acquistato birra nell’ultimo mese, attestandone il ruolo di bevanda principalmente da pasto, sempre più versatile e adatta ad una molteplicità di occasioni di consumo.

Una fotografia che offre una panoramica aggiornata e completa del settore birrario italiano attraverso l’ascolto di più voci: quella degli italiani, dei brand, della filiera e di AssoBirra, in collaborazione con la società di ricerche BVA Doxa. Il legame tra gli italiani e la birra rimane dunque indissolubile e meglio, in epoca Covid-19, si rafforza. La birra rimane una costante nelle scelte di acquisto e nei consumi degli italiani, in casa o fuori casa, alla birra non si rinuncia.

Birra e gli abbinamenti

L’abbinamento con la pizza va per la maggiore (è così per il 94% degli intervistati), ma la birra è sempre più al centro anche di degustazioni in abbinamento a cibi come formaggi (69%), aperitivi prima di pranzo o cena (66%) o in accompagnamento a piatti tra i più diversi della cucina mediterranea (66%). Inoltre, la birra si conferma sinonimo di convivialità: più di 8 italiani su 10 pensano che la birra sia adatta a qualsiasi occasione (86%) e che favorisca la socializzazione (86%).

Dove si compera

La birra si compera prevalentemente al supermercato. La metà degli intervistati sceglie la birra in base al colore (55%), alla provenienza (47%), alle caratteristiche (37%) e allo stile (30%). In uno scenario in cui il ricorso al digitale si fa sempre più forte anche alla luce dell’evoluzione della crisi sanitaria, cresce il numero di italiani che acquistano birra online (19%). Tra i vantaggi dell’acquisto in rete, la possibilità di informarsi più approfonditamente (69%) e di lasciarsi ispirare da più varietà di birra presenti nelle vetrine virtuali (43%).

Assobirra

AssoBirra dal 1907 riunisce le maggiori aziende che producono e commercializzano birra e malto in Italia che complessivamente coprono più del 90% della produzione di birra nazionale, rappresentano il 71% di birra immessa al consumo nel nostro Paese, dando lavoro direttamente e con l’indotto a circa 144.000 persone. Rappresenta la casa della birra italiana all’interno di Confindustria e riunisce oltre 40 associati tra grandi, medi e piccoli birrifici, insieme con le 2 malterie.

C’è la Birra senza glutine

Per chi è celiaco o intollerante al glutine, la birra era un oggetto del desiderio impossibile da realizzare, visto che il glutine è presente nell’orzo maltato e in altri cereali usualmente impiegati nel processo brassicolo. Ma oggi sul mercato invece ci sono diversi prodotti adatti anche a chi è intollerante al glutine. Quella delle birre gluten free è una nicchia di mercato in forte ascesa e non solo delle grandi industrie ma anche nei birrifici artigianali ed indipendenti.

Le diverse tipologie per i celiaci

Le birre rivolte ai celiaci si distinguono in due tipologie: gluten free ovvero quelle che non presentano la minima traccia di glutine, oppure le birre a basso contenuto di glutine (al di sotto dei 20 ppm). Quelle gluten free sono prodotti in cui l’orzo ed altri eventuali cereali, sono sostituiti con cereali privi di glutine come riso, mais, miglio, o pseudo cereali come quinoa e grano saraceno o altri ingredienti capaci di fornire zuccheri fermentabili come le castagne o la zucca. Poi ci sono quelle con basso contenuto di glutine che subiscono alcune “correzioni” in diverse fasi del processo produttivo al fine di limitarne il contenuto di glutine. Ad esempio contengono malto deglutinato oppure dove vengono impiegati enzimi specifici nella parte finale del processo brassicolo che contribuiscono a ridurre la formazione di glutine.

Le grandi famiglie della birra

Si ottiene dalla fermentazione di mosto a base di malto d’orzo, viene aromatizzata con il luppolo. La sua nascita risale probabilmente al settimo millennio a.C., presente già nella storia dell’antico Egitto e della Mesopotamia. Viene classificata di solito in base al lievito utilizzato e al tipo di fermentazione, si divide così in tre famiglie.

Ale

Birre prodotte con i lieviti della specie Saccharomyces cerevisiae e seguono un processo ad “alta fermentazione” che predilige temperature elevate.

Lager

Sono le birre prodotte con i lieviti della specie Saccharomyces carlsbergensis e seguono un processo a “fermentazione bassa” che predilige temperature basse.

Lambic

Prodotte esclusivamente in una regione del Belgio meridionale dove il mosto è esposto a lieviti indigeni selvatici, e il processo si sviluppa seguendo una “fermentazione spontanea”. Un’altra classificazione è quella basata sul “colore” che dipende dal tipo di maltazione subito dai cereali impiegati. Altra caratteristica visiva della birra è data dalla limpidezza o dalla opacità generalmente dovuta alla presenza di lievito in sospensione. Esistono classificazioni relative al grado di amarezza percepito o legata al grado alcolico.


Abbinare la birra al cibo

Di solito è “pizza e birra”, ma la birra si può accostare anche ad altri piatti abbinandola o per contrasto di sapori o per concordanza. Nel primo caso l’obiettivo è quello “di pulizia della bocca” e della predisposizione ad accogliere la porzione successiva. Ad esempio i cibi a tendenza dolce come il riso, la pasta, i crostacei o la carne al sangue richiedono una certa durezza della birra e una spiccata effervescenza. Invece alimenti amarognoli, come le carni grigliate, o quelli speziati sono ideali per birre molto morbide.

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Se vogliamo invece abbinare per similitudine alimenti dal gusto forte richiedono birre corpose e strutturate, mentre cibi delicati preferiscono birre morbide. Un’altra idea è quella di accostare ai piatti di una regione le birre tradizionali della stessa zona oppure secondo stagionalità degli ingredienti, ad esempio la birra alle castagne con piatti che impiegano le castagne come ingrediente.

Le nostre segnalate…

Alcune descrizioni su birre particolari che hanno stimolato la nostra curiosità…

Birra Love

Nel cuore della Franciacorta, nasce un prodotto innovativo e pi proietta nell mercato internazionale. Si chiama Birra Love ed è la prima birra al mondo prodotta con metodo olistico, a realizzarla dopo 30 anni di studi è la Società Agricola Birra Love che utilizza oltre ai malti ed ai luppoli di qualità Terpeni della Canapa. Infatti, la canapa viene coltivata in terreni armonizzati con la Biogeometria®, monitorate costantemente con la radiestesia in un ambiente incontaminato senza l’utilizzo di pesticidi.

Birra Collesi

Nelle Marche si produce la birra artigianale italiana tra le più premiate nel mondo. Il successo viene da un mix di ingredienti dati dalla natura e dalla sapienza dell’uomo. Sul Monte Nerone l’alta quota e il clima favoriscono una bassissima umidità e una marcata escursione termica, condizioni ottimali per la lavorazione e conservazione del prodotto. Per le sue birre, Collesi seleziona i migliori orzi, che coltiva direttamente sottoponendoli a rigidi controlli lungo tutta la filiera, li miscela con l’acqua del MonteNerone, purissima e ricca di sali minerali (una fra le migliori in Europa per la produzione di birra), e infine li conferisce a un maltificio del territorio.

Prodotte in 8 tipologie… anche sport e bellezza

Due bionde, rossa, triplo malto, nera, ambrata, blanche e Ipa, le birre Collesi sono tutte non pastorizzate, ad alta fermentazione e rifermentazione naturale in bottiglia o in fusto, per mantenere gli aromi di ogni singolo ingrediente e garantire la massima espressione del gusto. Inoltre una curiosità, parlando di innovazione, segnaliamo anche il lancio addirittura una propria linea di cosmetica a base di birra artigianale, Collesi Beauty: un progetto unico al mondo perché utilizza gli ingredienti e anche gli scarti di lavorazione in un’ottica di economia circolare. Senza dimenticare la nuova linea “sportiva” con Match Point (in fusto) e Touch Down (in bottiglia long neck da 33 cl).

Birra La Orange

Quando Birra e Sport formano un binomio indissolubile. Infatti, La Orange a Verona ha creato “birre artigianali per veri sportivi e… per sportivi da divano da bere con gli amici”. Insomma per tutti i gusti e per tutte le tipologie di sportivi come la DeQou Action Beer, ricca di oligoelementi e maltodestrine, oppure la RugBirra, per gustarsi con gli amici una birra dal sapore sincero.

Per chi ama lo sport e la vita attiva

La Action Beer è studiata per i veri sportivi, ha il sapore gradevole di una birra artigianale, stile bitter. Non filtrata e non pastorizzata, è particolarmente dissetante e naturalmente ricca di oligoelementi e sali minerali (magnesio e potassio), con una bassa gradazione alcolica (solo il 3,5%) ed un’alta percentuale di maltodestrine (circa il 100% in più delle normali birre). la Rugbirra è invece una bevanda preparata per gli amanti della palla ovale ed è ispirata ai valori di convivialità come quelli del mondo del rugby. E’ una birra non pastorizzata a base di ingredienti naturali ideale per il “Terzo Tempo” tra entusiamo, tifo e convivialità.

Birra Benvenuto-Maltonauta

E se lo zibibbo incontra il malto? Si va a tutta Birra. Una vera novità che nasce dall’unione dei frutti di un vitigno ormai autoctono in Calabria e portato dai Fenici, lo Zibibbo o Moscato d’Alessandria, e il malto. I grappoli biondi dello zibibbo,  fermentati insieme al mosto di cereali, creano una Italian Grape Ale, “brassata con percentuali fino al 40 di uva oppure mosto”. La Birra Zibibbo è il progetto che coinvolge due realtà, le Cantine Benvenuto, produttore di vino e Maltonauta, produttore di birra. Chiara, aromatizzata e delicata che svela al palato la presenza della bacca dorata “una bionda con carattere, profumata ai sapori di frutta e mandorla”.

Birra Viola

Unica e inconfondibile. Il Birrificio Birra Arduini nasce perché il fondatore Maurizio Arduini aveva voglia di raccontare la sua storia. Per produrla  si avvale della consulenza di esperti mastri birrai di fama internazionale, che grazie al loro estro e alla loro sensibilità nel dosare le migliori materie prime, fanno nascere tre tipologie di birra: una bionda, una rossa e una bionda rifermentata in bottiglia. Tutte da degustare in ogni occasione e con qualsiasi piatto la fantasia suggerisce.

La birra dal gusto che conquista

Abbinamenti non convenzionali possono a volte riservare belle sorprese. «La mia idea fin dall’inizio – racconta Maurizio Arduini – era quella di creare un prodotto in grado di coniugare eleganza, intelligenza e alta qualità. Una birra dal gusto elegante, irresistibile, facile da interpretare e da vivere come un’esperienza emozionante».  Come il video per il nuovo anno che sta per iniziare. Ma la storia continua per “Viola”… e continua a ballare!

Non sono bollicine ma di frizzante c’è la curiosità per brindare al nuovo anno… a tutta birra!

Marzia Dal Piai

Pur non essendo una grande cuoca amo mangiare bene e sono curiosa. Sicuramente i dolci sono le cose che riesco a fare meglio, sono davvero golosa! Giornalista professionista sono passata dal raccontare la cronaca per quotidiani e televisioni, ad occuparmi di sport e turismo mie grandi passioni da sempre. L'ho fatto come cronista e anche come ufficio stampa. Il buon cibo e lo sport, fatto con amore, riempiono la vita mia e della mia famiglia. Mi piace conoscere, viaggiare e incontrare persone nuove.

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