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Rocca Imperiale, il profumo dei limoni e la tradizione medievale

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rocca imperiale

Rocca Imperiale è un piccolo e incantevole borgo, tra i più Belli d’Italia, uno splendido angolo di Calabria ai confini della Basilicata, nell’alta costa ionica cosentina e ad una decina di minuti di distanza dalla sua Marina. Un mare dalle acque trasparenti, Bandiera Blu, dove si respira il profumo della salsedine unito a quello della terra fiorita di limoni. Il limone IGP di Rocca Imperiale si presenta quasi privo di semi – afferma il Presidente del Consorzio di Tutela, Vincenzo Marino – con una scorza ricca di olii essenziali, tra i quali il limonene che conferisce un aroma intenso e persistente”. Le prime coltivazioni risalgono già all’epoca federiciana e il pregiato agrume oggi è diventato fondamentale ingrediente sia della cucina che della cosmesi.

rocca imperiale

rocca imperiale – il castello

Ad agosto, ogni anno, l’attesissimo Lemon Fest che vede protagonista “l’oro di Federico”, in un evento che dura tre giorni e si svolge sia nel borgo che sul lungomare. L’occasione giusta per conoscere non solo i prodotti a base di limone e tipici del territorio, ma anche enogastronomia, artisti di strada, musica live, spettacoli teatrali e concerti.
Il centro storico è dominato dal possente e misterioso castello. Si narra, infatti, che tra le stanze dell’antico maniero, si aggiri “la dama bianca”, una donna vestita di bianco che potrebbe essere la figlia del duca Crivelli, suicidatasi dal balconcino che si affaccia sulla piazza d’armi. Il Castello, tra i più grandi del sud Italia, fu edificato nel 1225 dal giovane imperatore Federico II di Svevia. Il 2024 è l’anno delle radici e del turismo di ritorno, un’occasione unica anche per i numerosi calabresi residenti all’estero che realizzano il loro sogno di rivedere il castello ultimato dopo il recente restauro, di nuovo visitabile dal prossimo maggio. Sorprendenti sono le sue torri aragonesi, la cinta muraria, il palazzo settecentesco e le luci che, la sera, insieme alla suggestiva illuminazione del centro storico, lo rendono simile ad un presepe.
Le visite guidate sono arricchite da eventi come lo spettacolo di falconeria che si svolge nel mese di luglio e settembre e la giornata medievale dove i volontari dell’associazione culturale Fidem Artem Aps accolgono i visitatori in abito medievale accompagnandoli alla scoperta del luogo.

rocca imperiale

rocca imperiale – interno chiesa

“Insieme alla mia squadra, ai miei ragazzi, così mi piace chiamarli – dice Annalisa Lacanna, Presidente dell’associazione – vogliamo trasmettere emozioni e valori ai nostri ospiti in questi scenari magici dove si può tornare indietro nel tempo, tra le mura del castello e i vicoli del borgo, per immergersi in lontane atmosfere che raccontano una lunga e avvincente storia”.
Nel castello svevo si organizzano diversi laboratori didattici: di ceramica, di coroplastica antica, creazione di oggetti di ornamento per cavalieri e dame medievali, giochi didattici, laboratorio teatrale in costume e nomina di cavalieri e dame medievali, di arceria medioevale e di falconeria, caccia al tesoro nel castello.
Oltre al castello, anche il borgo è visitabile con le guide locali. Veri gioielli d’arte le preziose chiese: San Francesco del 1600, San Giovanni Battista del 1400, la suggestiva Chiesa Madre dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo edificata nel 1239, di epoca federiciana. All’interno Il Crocifisso, per il popolo, miracoloso che il 30 marzo di ogni anno i fedeli portano in processione per le vie del borgo.

foto di Marco Cardellicchio

ph Marco Cardellicchio

Altra tradizione molto sentita è quella dedicata alla Madonna della Nova, Patrona della città dal 1644, anno in cui concesse la grazia al popolo di Rocca Imperiale assediata dai turchi. Tutti gli anni, una settimana dopo la Pasqua, i fedeli, trasferiscono, portandolo in processione, un quadro che la ritrae. Partono dalla chiesa Madre ed arrivano al Santuario della Madonna della Nova, fatto costruire, nel 1400, da un principe pellegrino, dove il quadro resterà fino al primo luglio, giorno di festeggiamenti e preghiera, per essere ricondotto, il 2 luglio, nella sua casa.
Segue la cappella della Madonna del Carmine del 1600. L’ultima chiesa è quella di Sant’Antonio di Padova, all’interno del Monastero dei Frati Osservanti del 1500 che ospita l’interessante Museo delle Cere.
Durante la passeggiata nel borgo, ci si ferma anche ad ammirare le stradine dedicate ai vizi e virtù di Federico II e si propone un divertente gioco: riuscire ad attraversare questi stretti vicoli, incluso il più piccolo di 36 cm.

rocca imperiale

rocca imperiale

Le domeniche e nel mese di luglio e agosto l’evento “antichi mestieri”: dal fornaio al calzolaio, dalla lavandaia alle donne che preparano la pasta fatta in casa e il suggestivo tour serale che, dal castello, attraversa il borgo e raggiunge il bosco: un’emozione unica.
Un’altra salutare passeggiata di tre chilometri per arrivare all’accogliente lungomare con pista ciclabile, area giochi, fitness e la possibilità di concedersi una pausa rilassante nel meraviglioso verde di Villa Zante (il borgo è stato insignito della Bandiera Lilla per il turismo di inclusione).
La cucina della tradizione rocchese, apprezzata anche per l’ottimo olio, ricalca la filosofia della gastronomia meridionale. Alcuni piatti: tagliolini e ceci, peperoni cruschi con olive nere, pasta fatta in casa, i frizzuli e i rascatill con la mollica del pane, paparul e patan (peperoni e patate), l’acqua sal.
Ma, di sicuro, i veri personaggi del borgo sono gli anziani. Passeggiando tra le stradine è d’obbligo fermarsi a parlare con loro i quali accolgono con gentilezza il turista, raccontando aneddoti e antiche storie.

rocca imperiale

rocca imperiale

Osvaldo Bevilacqua

Direttore Editoriale di VdGMagazine.it - - Giornalista e noto conduttore Tv, viaggiatore attento e curioso in grado di spaziare nell’ambito di viaggi, vacanze, tutela del territorio e arte. Osvaldo Bevilacqua alterna la professione di conduttore con quella di scrittore.Oggi è direttore editoriale de “i Viaggi del Gusto”, ha una rubrica “In viaggio con Osvaldo” sul magazine online e un’altra “Il Paese dei mille Paesi” su La Freccia di Trenitalia.

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