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Verona città dell’amore e degli innamorati, un tour in bici in cerca di delizie

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“Oh Romeo Romeo perchè sei tu Romeo?” Rispolveriamo una delle frasi più celebri della tragedia shakesperiana e l’amore assoluto di Romeo e Giulietta per ricordare Verona e che siamo a febbraio il mese più romantico, il mese di San Valentino.

Città romantica per antonomasia

Un mese fatto di coccole ed appuntamenti golosi, di tenerezze e di gite a due. E quale città più romantica di Verona, città di Romeo e Giulietta, da conoscere proprio nel mese dedicato ad osannare e festeggiare l’amore. Ma quest’anno il regalo che vi potete fare è su due ruote, in sella ad una bicicletta per conoscere gli angoli romantici e gustosi di Verona (il 15 e 16 febbraio la città scaligera ospita CosmoBike Show nei padiglioni della Fiera), per una sensoriale esperienza d’amore. Un tour di degustazioni e di conoscenza del territorio, sospirando ad ogni angolo immergendosi nelle vie della città degli infelici amanti.


Insomma, un itinerario che fa bene all’ambiente e aal’amore.  “Romeo e Giulietta tour” in bici, alla ricerca delle osterie, i locali tipici della città veneta, con tanti piatti tipici da leccarsi i baffi. Come tutti sanno la storia d’amore tra Romeo e Giulietta è leggenda, frutto della fantasia e della penna di William Shakespeare, che a sua volta si ispirò ad una novella. Comunque sia Verona conserva alcuni luoghi storici reali che fanno da ambientazione alla tragedia shakespeariana, perché un fondo di verità esiste. La famiglia Montecchi, quella di Romeo, infatti fu realmente una delle più importanti dinastie ghibelline veronesi, e la lotta con i guelfi insanguinò veramente la città intorno alla fine del ‘200 e gli inizi del ‘300.

Il balcone della casa di Giulietta – Credits Photo Franco Spaliviero

La casa di Giulietta

Allo stesso modo, il cognome Capuleti, quello di Giulietta, sarebbe una storpiatura di Cappelletti, mercenari al soldo di Venezia. Per cui cari amanti di tutto il mondo fatevi catturare dalla magia di questa città, il cui centro storico è Patrimonio dell’Umanità UNESCO, per un itinerario storico e gastronomico dedicato all’amore. Iniziamo dall’edificio del XIII secolo al civico 23 di via Cappello, a pochi passi dalla centralissima Piazza delle Erbe, la Casa di Giulietta, dove sul grande arco del cortile capeggia lo stemma dei Cappello e sulla cui facciata in mattoni a vista spunta il famoso balcone dove la giovane attendeva l’amato. Tra i piatti che vi proponiamo di assaggiare sicuramente la pasta e fasoi (ovvero i fagioli) piatto tipico della cucina popolare, che spesso viene arricchito con le cotiche di maiale.


La casa di Romeo

A breve distanza, in via delle Arche Scaligere, sorge la casa di Romeo. Quella che sarebbe stata la dimora dei Montecchi è un imponente edificio con portici decorati di tufo e cotto, la casa non è visitabile ma potete entrare nella parte in cui sorge l’Osteria del Duca, un locale di cucina tradizionale. La cucina veneta regala sempre delizie particolari, nel veronese vi consigliamo di provare i bigoli con le sarde, tipica pasta veronese molto simile agli spaghetti, ma di dimensione più spessa, il nome deriva dal dialetto bigat che significa bruco.

La tomba di Giulietta

Il tour può finire sulla Tomba di Giulietta, dove un tempo sorgeva un ex-convento di frati appena fuori le mura cittadine, in via del Pontiere 35. Una ventina di chilometri facili facili che potete anche fare accompagnati da una guida come Fabio che ve ne farà apprezzare i tanti aspetti nascosti. E dopo una simile amara vicenda bisogna assaggiare le cose buone della vita. Un’altra chicca di questa terra è il risotto all’amarone, chiamato così perché per la preparazione della ricetta viene utilizzato l’Amarone della Valpolicella con cui viene mantecato il riso e il formaggio Monte Veronese abbondantemente grattugiato assieme.

Una bici per tutte le stagioni

La città degli innamorati non regala scorsi suggestivi solo legati al mito di Giulietta e Romeo, l’architettura e le sue caratteristiche ne fanno un gioiello da visitare in ogni luogo, e la bici è adatta ad ogni stagione, così ne potrete apprezzare di più la sua magia. In bicicletta potrete visitare anche gli angoli più sconosciuti dove di solito si trovano locali che offrono una cucina locale con prodotti deliziosi. Prima di partire per una manciata di energia suppletiva in tavola fatevi servire il bollito con la pearà, preparato con carne e verdure, servito con un purè di pane grattugiato e pepe abbondante, la pearà è proprio la salsa con il pepe.

Verona, città dell'Amore: Oh Romeo, Romeo perchè sei tu Romeo... Giulietta dichiara il suo amore Condividi il Tweet

Ancora in bici

E poi via in bicicletta! Partendo lungo il fiume Adige potete deviare in via Barbaranni e raggiungere la famosa chiesa di San Zeno, il protettore di Verona che conserva all’interno un importante opera del Mantegna, la Pala di San Zeno. Ritornando verso il fiume, e attraversando il ponte Risorgimento, si arriva sulla riva opposta e si prosegue su Lungadige Cangrande in direzione dell’Arsenale, dove di fronte si vede il famoso ponte medievale di Castelvecchio.

In e-bike nulla è impossibile

Il Lungadige è una via particolarmente adatta agli spostamenti dei ciclisti fino ad arrivare alla splendida veduta di Castel San Pietro . Per arrivare qui bisogna fare un pò di fatica e affrontare la salita delle Torricelle, ma con la e-bike nulla è impossibile. Se non ve la sentite potete prendere la funicolare per salire e vedere quel che rimane dell’anfiteatro romano. Scendendo non resta che attraversare il Ponte Pietra, il ponte più antico della città, e pedalare fino a via Sottoriva. Questa strada, oltre al centro ovviamente, è una delle strade più ricche di ristoranti e osterie. Non dimenticate di bere un buon vino della Valpolicella, o il Soave o il Custoza, giusto per rinfrancarsi delle fatiche su due ruote …


Ritornando verso piazza dei Signori si arriva facilmente in piazza delle Erbe, dove potete sedervi in un caffè ad ammirare gli affreschi che decorano le case, e magari assaggiare morbidi dolcetti fatti con l’impasto del pandoro, o le sfogliatelle di Villafranca o le frolline. Per un buon caffè vi consigliamo anche di passare sul Liston in piazza Brà, cuore della città assieme a via Mazzini (questa è la via dello shopping, qui la bici va tenuta a mano).

La cucina tipica

Ripresa la bici si pedala in direzione dell’Arena, passando per via dei Pellicciai, assaporando i profumi della cucina veronese che si incontrano spesso per le vie cittadine. Qui è là i locali vi proporranno il riso al tastasal, fatto con carne macinata, salata e pepata, infatti la ricetta veniva preparata per controllare se la carne fosse stata salata nel modo giusto prima di utilizzarla per la preparazione dei salumi, da qui il nome ‘tastasal’ che in dialetto significa proprio tastare il sale. Vicino all’Arena potrete trovare La Botteghetta dove assaggiare anche i salumi lessini e i prodotti dell’entroterra, oppure la storica Osteria al Carro Armato nelle cui vicinanze si trova la chiesa dove sono seppelliti i signori di Verona, i Della Scala.


Con tante bontà così il vostro San Valentino sarà davvero dolce!

L’articolo si trova anche all’interno del magazine La Freccia a bordo di Trenitalia su tutti i Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca e nei FRECCIALounge e FRECCIAClub.

Marzia Dal Piai

Pur non essendo una grande cuoca amo mangiare bene e sono curiosa. Sicuramente i dolci sono le cose che riesco a fare meglio, sono davvero golosa! Giornalista professionista sono passata dal raccontare la cronaca per quotidiani e televisioni, ad occuparmi di sport e turismo mie grandi passioni da sempre. L'ho fatto come cronista e anche come ufficio stampa. Il buon cibo e lo sport, fatto con amore, riempiono la vita mia e della mia famiglia. Mi piace conoscere, viaggiare e incontrare persone nuove.

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